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Milano violenta, Esperti e Singapore


 Un paio di giorni fa mi capita, tra le notizie suggerite da Bing, quella di 2 gang che hanno dato spettacolo tra le strade di Milano. E tra violenze, spintoni, scazzottate e sparatorie, ormai notizie così ci hanno talmente assuefatti che non ci facciamo nemmeno più caso. Le sfogliamo sbadigliando con la tazza di caffè in mano e dopo una svogliata occhiata passiamo oltre, apaticamente, noncuranti. Eppure mi sembra tanto che questa sia esattamente il tipo di notizia alla quale non dovremmo mai abituarci, almeno se siamo interessati alla sopravvivenza della nostra società. Poi se uno è del tipo che se il mondo casca “me sposto”, vabbè, sei senza speranza, che ti devo dire? Uno di meno. Basta che poi non ti lamenti dei metodi usati per risolvere le situazioni come queste, intesi? Passando oltre, trovo ancora più insopportabile di chi se ne frega completamente, la mentalità di personaggi come quello che poi è apparso alla fine del video in questione, che purtroppo ora non ritrovo altrimenti lo avrei volentieri linkato. Infatti, dopo le botte, il sangue e gli arresti mi appariva sullo schermo il solito sinistroide per darmi la solita chiave di lettura del fatto, come al solito fuori della grazia del Signore. “Dobbiamo capirli, son ragazzi. Crescono nella violenza e nessuno li ascolta.” Questo, più o meno, il messaggio dell’esperto di turno.

Lasciami aprire una piccola parentesi sugli esperti “denoartri”, immancabili predicatori del più becero politically correct, presenti ormai ad ogni episodio, per quanto banale, della nostra già sufficientemente miserabile vita. Hanno davvero rotto il cxxxo. Scusami, ma non ne può più nessuno di sentire l’opinione assurda di un mollusco dopo l’altro che ci viene a raccontare di quanto noi non capiamo e di quanto necessitiamo del loro aiuto per capire cose che capiscono tutti, è ora di finirla. Ci fosse una volta che dicessero qualcosa di minimamente sensato, mai! “Dobbiamo capirli” ma cosa vuoi capire? Se non capisci, non ammorbarci con questa retorica incivile e disumana che ormai ci propinate da 40 anni e che non funziona manco alle riunioni di condominio. Con questa mentalità di perenne sottomissione avete affossato un paese, sarà il caso di piantarla o no? E c’è un esperto per tutto, piove? Chiamiamo l’esperto. Occhiali da sole o lenti a contatto? Parla l’esperto. Pasta o minestrina? Sentiamo l’esperto. E basta! Ma per non fare come fa sempre una certa corrente di pensiero, non mi limito al lamento, ma ti do due proposte alternative:

1-      Smettiamola di chiamare l’esperto e per una volta chiamiamo l’intelligente, oppure

2-      Non chiamiamo proprio nessuno. Mi date la notizia, la ascolto e mi faccio un giudizio da solo, senza bisogno della balia che mi tiri su la patta dopo la pipì, non mi serve.

Ma torniamo a noi. La ragione numero 1 per cui la nostra società affonda è che non siamo più capaci di reprimere, condannare e punire i comportamenti scorretti. Il permabuonismo di sinistra ha avuto come solo effetto il moltiplicarsi di crimini e criminali perché per essere buoni, si deve necessariamente essere in grado di commettere atti malvagi e scegliere di esercitare il controllo. Se si è incapaci di atti di repressione violenta non si è buoni, si è deboli e vigliacchi e si gettano così facendo coloro che non possono difendersi da soli in pasto ai malvagi. Colui che è in grado, volendo, di distruggermi, ma sceglie di non farlo, lui è il buono. Colui che posso prendere per il naso a mio piacimento quando preferisco, è solo un buffone, e questa è la figura che facciamo agli occhi del mondo ogni volta che parla un personaggio come quello suddetto. Mandiamo la polizia taser alla mano a vedersela con bande di criminali armati, ma come ci siamo ridotti?

Prendiamo un aereo insieme e facciamo un piccolo volo a Singapore, ti va? Ci accoglie quello che è ad oggi considerato l’aeroporto più bello del mondo, il quale ospita al suo interno un vero e proprio bosco, coperto da una gigantesca cupola di vetro sotto il cielo aperto, che si richiude su sé stessa a formare una specie di imbuto al centro della cupola stessa, da cui scende una meravigliosa cascata di acqua e luci colorate che ricade in una piscina interna all’aeroporto stesso. Usciamo all’aperto e notiamo un’atmosfera da film di fantascienza, tra grattacieli infiniti e giardini pensili stile Babilonia. Per strada regna l’ordine e la pulizia.  Il paese non conosce quasi criminalità e chiunque, donne, bambini e anziani possono camminare tranquilli anche di notte sicuri che nulla turberà la loro quiete. Fortunati, dici? Hm. Non proprio. Forse, in parte, sarà anche il fatto che il PAP, partito popolare d’azione, ha dominato la politica di Singapore fin dall’indipendenza ed ha ELIMINATO l’ala progressista nel 1963. Sarà forse anche il fatto che le pene per i criminali sono severissime. Ai bambini viene inculcata l’educazione con la violenza fisica e nei supermercati vengono venduti appositi bastoni di plastica. Le punizioni corporali sono socialmente accettate, la fustigazione è pratica diffusa ed è capitato più volte che a sperimentarla siano stati degli occidentali abituati ad approcci vagamente più morbidi, per usare un eufemismo. Leggendo questo articolo, Singapore, graffitati tedeschi arrestati e frustati per aver imbrattato un treno - Secolo d'Italia (secoloditalia.it), potrebbe sorgere il dubbio nella nostra mente abituata al perdono, che dopo aver sperimentato la medicina di Singapore, la voglia di ripetere gli atti criminosi cali parecchio o passi del tutto. Dopo aver atteso il proprio turno in fila in silenzio ascoltando le urla di dolore che provengono dall’altro capo della fila, quando tocca a te, ti legano e ti frustano sul fondo schiena a pelle nuda. Come dice l’articolo linkato, “chi l’ha provata ha descritto l’esperienza come un dolore lancinante”. Ma mica finisce qui! La legge prevede, oltre a quanto detto, ulteriori pene severissime per chi sbaglia: da 10 a 30 anni per chi detiene piccole quantità di droga e pena di morte per chi ne vende o per detenzione di quantità più importanti. Telecamere ovunque non chiudono il quadro di una realtà che per noi occidentali può apparire del tutto assurda, abituati come siamo a vivere nella nostra cara, vecchia bolla di sapone. Ma si sa, le bolle prima o poi scoppiano.

Ma che ci frega? Ci teniamo le nostre belle città che ormai sono degli immondezzai a cielo aperto come si vede qui, (42) La Peggiore Stazione di Roma , Anagnina tra Malattie , Pericolo e Degrado da paura - YouTube, oppure facciamo una bella passeggiata per le strade delle nostre città ridotte ormai ad un episodio spin off della serie  “The Walking Dead” come si vede in quest’altro video, (42) I Investigated the Country Where Every Drug is Legal... - YouTube, e cerchiamo di capire, sono ragazzi!

Un saluto.

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