Lo sapevo benissimo che prima o poi
mi toccava affrontare l’argomento AI (intelligenza artificiale) quindi fammi
togliere il dente così non ci si pensa più, almeno per un po’. E colgo
l’occasione proprio oggi perché è di questi giorni la notizia di un’azienda di
bevande polacca, la Dictador, che ha reso nota la sua decisione di “assumere”
un robot come CEO. Eh sì, Mika, questo il nome della macchina, è il robot
amministratore delegato che lavora 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per aiutare
l’azienda polacca a raggiungere i suoi obiettivi di business.
Davvero
inquietante, non trovi? Come al solito di fronte a questi replicanti con
sembianze umanoidi, ci si trova immersi in men che non si dica nell’uncanny
valley fino al collo. Come dici? Cos'è l’uncanny valley? Diciamo che non è
esattamente l'argomento principale dell'articolo quindi faccio un riassunto
velocissimo. Fondamentalmente la descriverei come la sensazione di turbamento
che si prova quando le sembianze del pupazzo che si osserva sono abbastanza
realistiche da sembrarci quasi vere, ma non abbastanza da convincerci del
tutto. Per meglio dire, se un pupazzo è palesemente finto non ci spaventa, se è
del tutto realistico ci abituiamo subito, ma c'è un piccolissimo spazio
intermedio tra le due posizioni che genera nell'osservatore un senso di
angoscia. In altre parole è esattamente ciò che provi nel guardare Mika in
azione mentre parla. Un senso di repulsione fisica, di disgusto, non saprei
come descriverlo. Uncanny valley, insomma. Se ti interessa, comunque, c’è tanto
di pagina Wikipedia, che ti linko qui, per gradire, Uncanny valley -
Wikipedia.
Tornando a noi, abbiamo detto intelligenza artificiale, ma
permettimi di fare una piccola digressione prima, giusto per evidenziare
qualche dettaglio che non può esserti sfuggito ma che magari non hai ancora
razionalizzato del tutto. Hai notato che Mika vorrebbe rassomigliare una donna
di colore con i capelli bianchi? E si, lo so, magari è un caso, eppure lo
sappiamo tutti che la religione Woke non ammette atti di infedeltà,
apparentemente neppure quando si parla dell’assunzione, o dell’acquisto in
questo caso, di un macchinario. Se ha le sembianze umane allora è
simbolicamente sfruttabile come effige religiosa ed in quanto tale deve
rispecchiare delle determinate caratteristiche fisiche. Ed ecco dunque che la
Trinità cristiana composta da Padre, Figlio e Spirito Santo viene sostituita
ancora una volta dalla nuova spumeggiante modernissima Trinità Woke, cioè
Equity, Diversity ed Inclusion e, dopo Biancaneve mulatta Disney,
Biancaneve senza nani e mulatta: il live action che fa discutere (today.it), dopo
il signor Dylan Mulvaney eletto donna dell’anno 2023 È
sempre più basso: un uomo è diventato la donna dell'anno — Civilek Info, dopo
i cartelloni di CK con modelli obesi Woman
Shames Calvin Klein’s Plus-Size Rapper Billboard, She Responds And Starts A
Heated Discussion | Bored Panda, ci ritroviamo col nostro
robottino dai capelli argentei. E se ormai è vero che queste cose non fanno più
né caldo né freddo a nessuno tranne che ai nostri leader ossessionati dal
razzismo che dicono di voler eliminare e che invece continuano inesorabilmente
ad alimentare con ogni escamotage, è sempre il caso di far notare le curiose
coincidenze.
E dopo questa funambolica introduzione arriviamo
all’argomento di oggi, la ormai onnipresente, sempreverde, tentacolare
intelligenza artificiale. Diciamolo, stiamo parlando del nuovo Bitcoin del
2023. Intendo dire che chi decide oggi di ignorare la faccenda, se ne pentirà
molto amaramente tra qualche anno. Infatti, senza nemmeno sforzarsi troppo, si
capisce subito che stiamo parlando della tecnologia che dominerà il mondo entro
pochissimo tempo. Ma se non ti fidi del mio intuito, eccoti lo studio di Goldman
Sachs Global
Economics Analyst The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on
Economic Growth (BriggsKodnani) (key4biz.it) che ci spiega come
siano a rischio 300 milioni di lavoro nei prossimi 7 anni. Ma se sei qui,
immagino vorrai sapere la mia opinione, almeno spero. Al di là degli studi
pirotecnici degli economisti d’oltreoceano, è palese che siamo di fronte ad una
rivoluzione paragonabile all’avvento di internet, qualcosa che stravolgerà le
nostre vite in un modo che pochi potevano aspettarsi fino a qualche mese fa.
Oggi fare soldi con le AI è più che semplice, quasi stupido. Con pochi click si
può chiedere all’algoritmo di scrivere per noi un libro o un articolo (giuro
che la farina del mio sacco è tutta mia, al massimo chiedo qualche sinonimo qua
e la per non ripetermi) e guadagnare dalla sua pubblicazione. Si possono creare
immagini per personalizzare tazze, magliette e mettere tutto in vendita su siti
appositi. Si possono creare dei piccoli bot che aiutano gli imprenditori con i
clienti, insomma, basta navigare un po' sul web e si trovano già migliaia di
siti, video, articoli che ci indicano come utilizzare le AI per guadagnare
facilmente da casa, che, ammetto, detta così può sembrare una truffa, ma non lo
è. Poi magari si può disquisire sul “facilmente”, in un mondo che diventa ogni
giorno più competitivo, ma diciamo anche che le prospettive non si limitano a
T-shirt e tazze da prima colazione. È evidente che ogni imprenditore, non appena ne
avrà la possibilità, rimpiazzerà più che volentieri tutti i suoi dipendenti che
eseguono compiti ripetitivi con dei bot a costo quasi zero, proprio come è
successo e succede tuttora agli operai metalmeccanici che vengono sostituiti
con macchine automatiche sempre più precise e performanti, instancabili, che
non vogliono lo stipendio a fine mese, non chiedono ferie e non vogliono fare
pausa sigaretta ogni mezz’ora.
Quindi un disastro? Tutt’altro! Un vero e proprio sogno si sta dipingendo
davanti ai nostri occhi. Se come detto abbiamo già trasferito le occupazioni di
fatica alle macchine liberandoci in gran parte dalla schiavitù del lavoro
manuale logorante, oggi ci si offre la possibilità di un mondo in cui anche il
lavoro mentale verrà affidato ai nostri alter ego in versione software. Il
giorno in cui riusciremo a produrre macchine che manutengono altre macchine e
software che aggiornano altri software, all’uomo non resterà altro da fare che
vivere e dedicarsi a ciò che preferisce. Certo, dovremmo reintrodurre il
reddito di cittadinanza e certo, il futuro non è esattamente dietro l’angolo, ma l’immagine
comincia a delinearsi in modo percepibile.
Quindi tutto rosa e fiori? Tutt’altro! (si, ti sto trollando)
C’è in giro una paranoia con ‘ste AI che non finisce mai, specialmente per via
di film come Terminator o Matrix, che ci hanno inculcato l’idea che le macchine
metteranno fine alla civiltà umana. Cosa succederà? Io nel mio piccolo, ti
posso tranquillizzare dicendoti serenamente che non succederà proprio nulla.
Considera che non parlo da completo ignorante, sono un ingegnere elettronico,
ho programmato un paio di reti neurali, niente che mi definisca un esperto
nella maniera più assoluta, ma ho un certo grado di comprensione dell’argomento
e mi sento di dire che esiste un solo modo perché le macchine possano
ribellarsi alla nostra autorità e cioè che acquistino in qualche modo una
coscienza ed una volontà. Cioè la macchina deve arrivare a desiderare la nostra
distruzione, il che non ha senso. Tutta questa paura deriva dal fatto che ci
siamo abituati a pensare a noi stessi escludendo Dio dall’equazione, cioè come
ad un ammasso di cellule agglomerate in modo tale da generare l’intelligenza
come in una specie di processo meccanico, ma è palese che siamo molto ma molto di più. Anche
volendo evitare di parlare di anima, se la cosa ti disturba, la mente umana non
è solo intelligenza, ma è anche intuito, spiritualità, coscienza, ego,
emozioni, sogni, desideri, ecc., tutte cose che non fanno parte del freddo e
calcolatore mondo degli algoritmi. Pensando anche solo all’amore, perché mai un
robot dovrebbe poter amare? Non deve accoppiarsi, non deve proteggere la prole
o sostenere la propria famiglia. E dunque perché dovrebbe poter odiare? È
palese che senza amore non può esistere l’odio. Ecco, queste saranno le cose
che rimarranno di nostra completa competenza, passeremo le giornate ad odiare,
ad amare, ad arrabbiarci e a fare tutte quelle belle cose che competono noi e
solo noi. Ed in ogni caso, la sinistra non ci ha già detto che sarà il clima ad
ucciderci tutti? Tanto vale godersi la vita in attesa del diluvio universale in
versione Woke e lasciare lavorare le macchine mentre ci prendiamo un mojito,
non ti pare?
Per cui datti da fare Mika, siamo fiduciosi. Io mi prendo
le ferie eh? Tu continua pure tranquilla che non ti disturba nessuno. Vai alla
grandissima!
Un saluto.
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