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La Lepre e la Tartaruga


 La conosciamo tutti la storia, giusto? La lepre si vantava di essere la più veloce e sosteneva che nessuno avrebbe potuto batterla in una gara di corsa, quand’ecco che ad accettare la sua sfida si presentò la tartaruga. “Poraccia!” deve aver pensato la lepre, e a dirla tutta, non è che avesse tutti i torti. Voglio dire, possiamo davvero biasimare il nostro caro, vecchio leprotto? La natura gli ha concesso un vantaggio tale che nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla vittoria della tartaruga, eppure… sappiamo anche tutti come è andata a finire. La lepre si sentiva talmente più forte che decise di umiliare il suo avversario e si mise dunque a dormire nel bel mezzo della gara, per poi svegliarsi quando ormai era già troppo tardi. La tartaruga era già al traguardo ed ogni sforzo della lepre era ormai vano, ogni speranza ormai persa. E penserai, “stupida lepre, se l’è proprio cercata!”. Dici? Hm. E se ti dicessi che la lepre sei tu? O meglio, se ti dicessi che la lepre siamo noi? Ed intendo noi occidentali. Ma facciamo un piccolo passo indietro per cercare di dare tutti i dati ed evitare di affondare nelle paludi della tristezza (un piccolo riferimento alla Storia Infinita me lo concedi, vero? Ho appena scritto un articolo a riguardo, dai!).

Sicuramente saprai cosa sia il G7, immagino. Il G7, o gruppo dei 7, è un forum intergovernativo composto dai 7 stati più economicamente avanzati del mondo: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Alle riunioni del G7 partecipa anche una rappresentanza dell’UE, in qualità di invitato permanente. Hai mai sentito parlare dei BRICS? Più difficile, ma non impossibile. In ogni caso ti rinfresco un po' le idee. I BRICS rappresentano l’alter ego del G7, quindi un raggruppamento delle economie mondiali emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. La coalizione si sta allargando e a partire dal 2024 la prima fase di espansione dei Brics riguarderà Argentina, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Iran, come puoi leggere in questo articolo Other Brics in the world. Il format si allarga, il ruolo del petrolio, i rischi per l'Occidente - HuffPost Italia (huffingtonpost.it). Si legge nell’articolo anche di come sia volontà dei BRICS la realizzazione di una nuova moneta che soppianti il dollaro americano per quanto riguarda gli scambi commerciali internazionali. In quest’altro articoletto G7 vs BRICS: ecco nel tempo l'evoluzione del sorpasso (scenarieconomici.it), invece, ci informano che “l’ascesa economica dei BRICS comporta anche implicazioni geopolitiche. Accanto a diversi ideali politici, il crescente potere dei BRICS offre ai paesi membri la forza finanziaria per sostenerli. Ciò è stato messo in prospettiva dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, quando sia la Cina che l’India si sono astenuti dal condannare la guerra alle Nazioni Unite e hanno continuato ad acquistare petrolio russo” e, a dimostrazione di questo, ci schiaffano in primissimo piano un bel graficotto con tante strisce colorate che ci dà un’idea immediata di come le cose stiano rapidamente cambiando in favore dei paesi emergenti, che ormai forse sarebbe il caso di chiamare in un altro modo perché sembrano essere belli che emersi da un pezzo. Anzi, tra un po' ci toccherà di chiamarli “paesi sommergenti”, eh sì, perché non manca molto che i sommersi saremo noi. Se ti senti “lost in traslation” di fronte al grafico in inglese, ti do una piccola mano. GDP, gross domestic product, è il prodotto interno lordo, mentre il purchasing power parity è un indice che permette di confrontare tra loro i prezzi dei prodotti in paesi diversi. Ma paroloni a parte, le strisce colorate non lasciano scampo all’immaginazione, da una parte si sale e dall’altra si scende inesorabilmente. Sindrome della Lepre di Esopo? Beh diciamo che anche ad una rapidissima occhiata e nell’ignoranza totale della materia, guardando il distacco che c’era nel 1992, comprendere lo stato attuale delle cose è materia di ardua complessità e nemmeno una fervida immaginazione ci permette di capire quanto immensa deve essere stata la portata della nostra incompetenza per arrivare allo stato attuale, altro che lepre. Quella si è fatta un riposino, ma noi siamo in catalessi totale da 30 e passa anni! Eppure la storia ha insegnato all’umanità che in un modo o nell’altro sono spesso proprio le cose inimmaginabili ad accadere, per quanto assurde, perché nel retrobottega della nostra vita c’è una variabile impazzita della quale dovremmo sempre tenere conto, se non fosse che, ahinoi, è completamente fuori controllo e totalmente ingestibile: la natura umana.

E torniamo con un balzo a piè pari alla nostra cara lepre addormentata comoda comoda all’ombra delle fronde di un bell’alberello fresco e conciliante. Dormi pure cucciola, non preoccuparti di nulla, che intanto la tartarughina avanza con calma. Ma mi viene in mente un'altra immagine che forse rende la prossima idea con forza sufficiente. Immagina di essere su una barca a remi con tante altre persone. Arrivati a metà strada dalla riva qualcuno comincia a lamentarsi della fatica. “Che sarà mai”, si potrebbe pensare, “siamo tanti, siamo quasi arrivati, lasciamolo riposare.” Visto il primo che si riposa, un altro si ritrova a pensare “ma che, io devo remare e lui no?” e dunque smette di faticare fingendo un malore. A questo punto qualcuno comincia ad indignarsi, perché “noi rematori della barca X non abbiamo mica il diritto di andare ad approdare sulla riva del popolo Y, sarebbe un sopruso bello e buono!” E si mette a remare contro. Poco conta se il popolo Y esista o meno, perché “mica vorrai credere a quello che c’è scritto sui libri?” Qualsiasi logica vorrebbe che un simile comportamento andrebbe punito con forza, per il bene della collettività, invece no. Noi siamo democratici ed in quanto tali ognuno deve poter remare dove caspita preferisce. Ed è così che qualcuno si mette a remare solo a destra perché gli gira di remare solo a destra, altri solo a sinistra perché l’ha detto Tizio su YouTube, uno si mette a saltellare su e giù perché Caio su Instagram sostiene che la gente abbia tutto il diritto di saltellare quando più lo preferisce, finché ad un certo punto la barca non si mette a girare in tondo, prima per giorni, poi per mesi, poi per anni. Starai già immaginando dove voglio arrivare, ma continuiamo. Nessuno si preoccupa fin tanto che le riserve di cibo ed acqua sono sufficienti, ma ad un certo punto, quando cominciano a scarseggiare, ecco che qualcuno, pian pianino, comincia a mostrare i primi segni di insofferenza. E tu dirai, saranno quei poveracci che sono rimasti soli contro tutti a remare verso la riva tanto agognata!? Manco per niente, anzi, la teoria più in voga è che la colpa sia proprio la loro se le cose vanno male. Intanto qualcuno di quelli che remava a destra decide che è stancante remare a destra da solo contro tutti e quindi, anche se la logica vorrebbe che si mettesse a remare in unisono coi compagni, macché, ideona! Chiama altra gente da altre barche a remare per lui, così ora lui sta in panciolle a guardare e a destra ora remano in 5. Quelli che remavano a sinistra sono rimasti in inferiorità numerica e quindi, ideona pure loro! Chiamano altra gente di altre barche a remare a sinistra. Ora la barca, progettata per una decina di persone ne contiene 40, ognuna che vuole fare di testa sua e, chiaramente, comincia ad imbarcare acqua. Dalla poppa si sente una vocina, “ecco, vedi? Non sono capaci di gestire la barca! Noi che remiamo a destra dobbiamo prendere il controllo”. Stessa cosa a sinistra e tra lotte, discussioni, lampi di genio vari, democraticissimamente, la barca affonda e muoiono tutti. Ad onor del vero ammetto che nella storia ci sono stati diversi modi di risolvere la questione “rematori indipendenti”. Ma fermiamoci a questa conclusione per evitare di dover tirare fuori dal cilindro gli orrori del passato, che tanto se hai un po’ di sale in zucca avrai capito a cosa mi riferisco.

Chiudo questo articolo, tanto per cambiare e dare un tono di serietà, citando Platone che nella Repubblica ci parla della caduta delle democrazie. Mi perdonerai ma mi tocca tagliare e rimaneggiare il testo completo, davvero lungo, che comunque trovi qui PLATONE: REPUBBLICA LIBRO VIII (testo completo) (libero.it), per adattarlo all’articolo ed evitare di risultare enciclopedico.

“Quando una città democratica, assetata di libertà, viene ad essere retta da cattivi coppieri, si ubriaca di libertà pura oltre il dovuto e perseguita i suoi governanti, a meno che non siano del tutto remissivi e non concedano molta libertà, accusandoli di essere scellerati e oligarchici. […] E ricopre d'insulti coloro che si mostrano obbedienti alle autorità, trattandoli come uomini di nessun valore, contenti di essere schiavi, mentre elogia e onora in privato e in pubblico i governanti che sono simili ai sudditi e i sudditi che sono simili ai governanti. In una tale città non è inevitabile che la libertà tocchi il suo culmine? […] un padre si abitua a diventare simile al figlio e a temere i propri figli, il figlio diventa simile al padre e pur di essere libero non ha né rispetto né timore dei genitori; un meteco (straniero residente) si eguaglia a un cittadino e un cittadino a un meteco, e lo stesso vale per uno straniero. […] in una tale situazione un maestro ha paura degli allievi e li lusinga, gli allievi dal canto loro fanno poco conto sia dei maestri sia dei pedagoghi; insomma, i giovani si mettono alla pari dei più anziani e li contestano a parole e a fatti, mentre i vecchi, abbassandosi al livello dei giovani, si riempiono di facezie e smancerie, imitando i giovani per non sembrare spiacevoli e dispotici. […] la somma di tutti questi elementi messi insieme rammollisce l'anima dei cittadini a tal punto che, se si prospetta loro un minimo di sudditanza, si indignano e non lo sopportano. Tu sai che finiscono per non curarsi neppure delle leggi, scritte e non scritte, affinché tra loro non ci sia assolutamente alcun padrone. […] Questo mi sembra l'inizio bello e vigoroso da cui nasce la tirannide.”

Comprendo il mio errore nel mostrare la prosa di Platone intramezzata alla mia ma ti prego abbi pietà e ammira perlomeno l’umiltà, se non le capacità da scribacchino. In ogni caso, ti sarai accorto che Platone descrive pari pari la nostra società, spero. Ebbene, se vogliamo evitare il crollo definitivo della nostra democrazia e l’ascesa della tirannide, se vogliamo evitare che la barca, pateticamente, affondi, se vogliamo avere una speranza di tagliare il traguardo almeno con un pareggio, direi che la lepre è ora che si svegli.

Un saluto.

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