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GIAMBRUNO

 


Oggi deve essere successo qualcosa di proprio grosso, la rete nostrana sembra essere in gran subbuglio. Do una rapida occhiata alle notizie principali e vengo anch’io subito colpito da qualcosa di a dir poco singolare. Il Fatto Quotidiano pubblica un articolo in difesa della Meloni. Incredibile! Viene da chiedersi cosa possa aver fatto la Giorgia di così magistrale da meritare le lodi del Fatto, che scacco matto politico avrà mai giocato la nostra presidente? Ma a seguito di una rapida lettura, il motivo è presto detto, Giorgia ha annunciato la fine della relazione con il suo compagno via social a seguito della pubblicazione di alcuni fuori onda da parte di “Striscia” che lo ritraevano come protagonista di scene più o meno discutibili. Fermiamoci subito per una rapida riflessione: era mai successa una cosa simile in passato? Stiamo assistendo a qualcosa di assolutamente mai visto prima? È la prima volta in Italia o addirittura nel mondo? Qualcuno nella penisola ha perlomeno cercato di comprendere la misura della straordinarietà di tutto ciò? Non mi risulta.  Un leader politico di uno dei paesi più importanti ed influenti del mondo si separa dal compagno attraverso Facebook. Quantomeno peculiare, per usare un eufemismo. Degno delle lodi del Fatto? Hm, ancora non sono convinto, andiamo avanti.

Approfondisco un po' e viene fuori che il Giambruno, compagno della Meloni, è stato registrato mentre faceva dei commenti a delle ragazze seguiti da proposte più o meno scherzose. E tanto è bastato, apparentemente, alla national Giorgia per mandare a carte e 48 una relazione durata 10 anni. E giù coi complimenti della sinistra che festeggia unita al suono di “brava Giorgia, un esempio per le donne!” e robba così. Ma non si sono risparmiati nemmeno coloro che invece hanno provato subito un sussulto di candida gioia e cito la Lucarelli, immancabile ospite al solito banchetto del dolore altrui. “Amici e fidanzati se li è scelti proprio bene, non c’è che dire”, tuona fieramente credendo di aver detto chissà che. Ma non mancano commenti sprezzanti e prese in giro varie, spesso condite da meme ridicoli, da parte di tanti sconosciuti che stanno palesemente gongolando e ci tengono a farcelo sapere via X, ex Twitter. Infine la destra, come la falange romana, si è schierata compatta a difesa della presidente. Poi non è che mi sono ascoltato proprio tutti tutti, ma mi è sembrato che il quadro fosse dipinto più o meno con questi colori, mi perdonerete se mi son sfuggite le sfumature, grazie.

Ma attenzione, uno potrebbe pensare che ci sono cose più importanti a cui pensare, a pochi passi come siamo dalla terza guerra mondiale e con la crisi economica che ci alita sul collo ed io vi dico che non è così. La società è, io credo, il cuore pulsante di ogni cosa, la società ed il costume sono le fondamenta su cui si costruiscono guerra e pace, crisi ed abbondanza.

E dunque la mia personalissima analisi, lontana, grazie a Dio, da tutti gli schieramenti citati.

1-      Vedi come siamo diventati più agili e snelli oggi? È la fluidità, questa, per una società rapida e moderna, oggi è così, domani chissà. Abbiamo raggiunto la massima efficienza in tutti i campi. È questione di un attimo, perché nell’era moderna non c’è tempo per pensare, bisogna agire, agire, agire, rapidi, fluidi, repentini. Oggi siamo in Italia, domani New York, poi Mosca, magari Mosca tra qualche anno è meglio ma l’importante è viaggiare, via, via, via! Gli schemi del passato? Roba vecchia, noiosa, il mondo moderno ci vuole così, e tutti dobbiamo rispondere alla chiamata. Le cose cambiano, ciccio! Tocca che stai al passo coi tempi!

2-      L’immagine dell’occidente nel mondo ha fatto un sarto, uno zompo! (cit. per qualcuno ma non per tutti) Dicono che, dopo aver letto i giornali, i russi abbiano avuto un sussulto di terrore nel constatare la forza erculea con cui noi europei affrontiamo la fine delle relazioni. Ho sentito dire che volevano ritirare le truppe ma alla fine i generali si sono convinti a rimanere al fronte, ma c’è mancato poco. I cinesi si sono nascosti sotto il tavolo e i coreani sotto le coperte. L’Italia, invece, abituata a tali manovre, permettetemi di citare il poeta, “sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di venti.”

3-      Chi sguazza in questo fango, se mi son spiegato bene con i primi 2 punti, lo fa contro il suo stesso interesse e contro quello di tutti.

A parte questo, tutto alla grande, immagino.

Un saluto.

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